lunedì 1 ottobre 2007

Fisco. Tassa piatta al 20%. La rivoluzione fiscale è possibile

Noi chiediamo di passare in 5 anni ad un'aliquota unica (flat tax) del 20%. Il costo sarebbe coperto da una riduzione della spesa pubblica (al netto della spesa per investimenti e per interessi sul debito) dell'1% annuo (5% in 5 anni), il che equivale a dire riduzione della spesa pubblica complessiva, calcolata in rapporto al Pil, dello 0,4% annuo (2% in 5 anni, dal 51 al 49%).

Spieghiamo bene i dettagli. Attualmente, in Italia, la normativa vigente in materia di imposte sui
redditi prevede 3 aliquote (più una quarta per i "super-ricchi"), con aliquota minima al 23%.
L'aliquota media, ossia il livello al quale un'eventuale flat tax lascerebbe invariato il gettito
complessivo dell'imposta sui redditi, risulta invece pari al 27,1%. In altri termini, un'aliquota di flat tax ad un livello inferiore al 27,1% richiederebbe la copertura degli oneri (e andrebbe a beneficio dei contribuenti considerati nel loro complesso). E solo un'aliquota inferiore al 23% andrebbe a beneficio, invece, di ciascuno dei contribuenti: di qui la nostra opzione per il 20%.

Si dirà: ma una cosa del genere costa troppo…Come può permettersela l'Italia? Premesso che tutte le stime non tengono conto dell'assai verosimile effetto di recupero di gettito legato all'emersione di nuova base imponibile che sarebbe procurata dalla flat tax (è la celebre questione della curva di Laffer) ; e premesso che all'aliquota unica si arriverebbe per gradi, per cui fino all'entrata a regime (fino al 5° anno), i costi annualizzati sarebbero anche inferiori; premesso tutto questo, dicevo, il costo annuo ipotizzabile sarebbe di 36 miliardi di euro.

Ecco, questo costo -come si diceva all'inizio- potrebbe essere compensato con una riduzione della spesa pubblica (al netto della spesa per investimenti e per interessi sul debito) del 5%, pari a una riduzione della spesa pubblica complessiva, calcolata in rapporto al Pil, del 2%. “Annualizzando" il discorso, e ipotizzando -appunto- di spalmare la riforma su un periodo di 5 anni, si può dire -pertanto- che il passaggio in cinque anni alla tassa piatta del 20% potrebbe avvenire a fronte di una riduzione della spesa pubblica totale del 2% in cinque anni, cioè dello 0,4% annuo (ossia dal 51% al 49%). E non si dica che, con una spesa pubblica al 51% del Pil (in Inghilterra sono circa al 35%, 16 punti sotto!!), non sarebbe possibile tagliarla di meno di mezzo punto all'anno…

Ultima cosa: il problema della progressività. Abbiamo pensato anche a questo. Va infatti realizzata una rimodulazione del sistema delle detrazioni e delle deduzioni, nonché della no tax area, al fine di assicurare il rispetto del principio di progressività sancito dall' art.53 della Costituzione (in pratica: riduzione delle detrazioni e delle deduzioni per le fasce di reddito più alte, e aumento per le fasce più basse).

Ecco, questo (insieme ad una ipotesi di federalismo fiscale competitivo, con un significativo trasferimento della potestà impositiva dal livello centrale a quello periferico, e con la possibilità anche di pervenire a diversità di livelli di pressione fiscale locale nei diversi territori, proprio per favorire la competizione) è il nucleo della proposta fiscale di Decidere.net.
Forme di copertura possibili:

IMPRESE
a) Abolizione dei trasferimenti ad imprese
(spese correnti + investimenti) 14,5 mld annui dal 2008
PROVINCE E COMUNITA’ MONTANE
b) Abolizione Province
(escluse le spese di personale) 5,3 mld annui dal 2008
c) Abolizione comunità montane
(escluse le spese di personale) 0,66 mld annui dal 2008
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
d) Blocco turn-over PA 8,5 mld nel 2008
12,75 mld annui dal 2009
e) Moratoria contrattazione pubblico impiego 6.0 mld nel 2008
9,0 mld nel 2009
12,0 mld annui dal 2010
f) Risoluzione 70% consulenze PA 2,0 mld nel 2008
3,0 mld annui dal 2009
g) Risoluzione rapporto d’impiego precari PA 4,0 mld nel 2008
6,0 mld annui dal 2009
PENSIONI
h) innalzamento età pensionabile a 65 anni 1,0 mld nel 2011
1,5 mld nel 2012
2,7 mld nel 2013
3,5 mld nel 2014
4,0 mld nel 2015
7,0 mld annui dal 2018

IPOTESI DI COPERTURA FLAT TAX
Per la copertura dei 36 mld di euro annui a regime (ossia dopo 5 anni dalla sua introduzione…)
della flat tax, questi sono alcuni dei mix possibili:


d + e + f + g = totale 33,75 mld annui (dal 2010) (mix politicamente interessante, centrato sulla
razionalizzazione della PA)


a + b + c + d + f = totale 36,21 mld annui (dal 2009) (non prevede il licenziamento dei precari dellaPA)


a + b + c + e + f = 35,46 mld annui (dal 2010) (non prevede il licenziamento dei precari della PA)


Inoltre, se si fa subito la riforma delle pensioni (innalzamento a 65 anni per tutti) e si spalma la
riforma della flat tax su un periodo più lungo, sono utilizzabili anche i risparmi crescenti di cui al
punto h).

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